AIGLE ADERISCE ALL’ECOSOSTENIBILITÀ/LA TARGA VERDE ACIMIT
Che cos’è la targa verde ACIMIT?
La targa verde ACIMIT è un documento che ha la finalità di identificare e rendere facilmente comprensibili le performance energetiche e ambientali del macchinario tessile, in riferimento ad un processo scelto dal costruttore come parametro di confronto.
I costruttori italiani, quindi, in mancanza di standard riconosciuti a livello internazionale per la classificazione delle prestazioni energetiche e/o ambientali delle macchine tessili, si fanno promotori di uno strumento che ha lo scopo di mostrare alcuni dati di prestazione dei macchinari prodotti. Queste informazioni possono anche essere oggetto di confronto con i concorrenti. La consapevolezza dell’eccellenza tecnologica raggiunta, anche in material di sostenibilità, è infatti un elemento di forza del meccanotessile italiano, in prima linea con soluzioni tecnologiche sostenibili a sostegno dell’industria tessile.
In particolare, la quantità di emissioni equivalenti di anidride carbonica (Carbon Footprint – CFP) prodotte durante il funzionamento del macchinario, è il parametro scelto per dare un valore all’efficienza ecologica del macchinario oggetto del labelling.
Il marchio registrato “Supplier of Sustainable Technologies” ACIMIT è il simbolo che identifica i costruttori italiani di macchine tessili che aderiscono al progetto “Sustainable Technologies” e che, dunque, utilizzano la targa verde ACIMIT.
La targa verde ACIMIT, uno standard certificate.
In occasione di ITMA ASIA + CITME 2012, ACIMIT ha presentato la versione certificata di questo strumento.
Un organismo internazionale di certificazione, RINA (www.rina.org), infatti, ha validato il processo di rilascio della targa verde e le misurazioni in essa contenute. Sulla base di una procedura standardizzata e certificata RINA interviene per verificare (ogni anno sul 20% delle aziende aderenti al progetto) sia le modalità di misurazione dei parametri sia le condizioni operative delle macchine oggetto del labelling.
Nel settore dei macchinari destinati all’industria, esistono altri marchi che hanno la pretesa di attribuire la patente di sostenibilità a chi se ne fregia; in realtà si tratta sempre di marchi autoreferenziali e di natura esclusivamente promozionale. Non esistono spiegazioni tecniche (si intende valori misurabili) che giustifichino l’attribuzione del marchio sostenibile. Soprattutto sono marchi mai verificati da una terza parte.
Con questa ulteriore evoluzione, i costruttori italiani, invece, sono in grado di fornire ai potenziali clienti informazioni prestazionali verificate da un Ente di certificazione internazionale. La strada verso il perfezionamento della targa verde non termina però qui. Fotografare e misurare un processo produttivo non garantisce di per sé la qualità del prodotto tessile a valle del processo. Per questo ACIMIT sta già lavorando affinchè la targa verde possa dare garanzie anche sul prodotto finale. Il percorso verso la qualificazione delle macchine tessili è un percorso lungo e non facile, che vede in prima linea l’industria meccanotessile italiana.
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